Basilica of Saint Vincenzo in Prato a Milano

🕗 orari di apertura

commenti 5

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  Alberto Allia

  :: 18 gennaio 2018 07:15:31

  Chiesa in stile romanico essenziale con livello della chiesa situato più in basso rispetto al livello stradale attuale. Anche la cripta è ulteriormente ribassata, l' altare risulta invece rialzato. Decorazioni minimali ma l'atmosfera è d'impatto con vetrate colorate e chiaroscuri di rilievo. L'organo riserva concerti d'eccezione.

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  Antonio Vergallo

  :: 11 gennaio 2018 17:23:28

  La basilica di San Vincenzo in Prato è una chiesa di Milano seminascosta in mezzo ai palazzi tra le vie Daniele Crespi, Cesare da Sesto e via Ariberto. Si tratta dell'unica chiesa milanese che conservi un autentico stile paleocristiano, simbolo della semplicità; per l'assenza di sovrapposizioni di altri stili. La prima più antica chiesa fu fondata dal re longobardo Desiderio, nell'anno 770, che la dedicò alla Vergine. Poi mutò dedicazione in San Vincenzo, perché furono trovate le sue spoglie, conservate in urna nella Cripta, assieme a quelle di San Quirino e Nicomede, trovate nel 859, e di Sant'Abbondio trovate nel 1000. Nel 806 fu aggiunto alla chiesa un monastero benedettino, e tra il IX e XI secolo, i monaci ricostruirono la chiesa ormai cadente, ma sullo stesso impianto ed aspetto. Nel 1520 il monastero fu soppresso e nel 1598 la chiesa fu restaurata ed adibita a parrocchia. E' una chiesa molto semplice, senza grandi opere al suo interno, ma molto tranquilla e ben tenuta.

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  gabricco

  :: 20 dicembre 2017 11:33:13

  Bella basilica Milanese, un po' nascosta tra i palazzi, con un grande organo in alto, sopra l'ingresso

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  MARCO SUFFRITTI

  :: 26 settembre 2016 18:46:43

  Bellissima chiesa,un po' nascosta tra le vie vicino a viale papiniano.Io mi trovo bene aiuta al raccoglimento e penso non sia poco.

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  Milano da vedere

  :: 04 agosto 2012 16:54:30

  E’ l’unica chiesa milanese a conservare l’autentico stile paleocristiano. Costruita per volontà del re longobardo Desiderio nel 770, sui resti di un tempio romano, fu prima dedicata alla Vergine ed in seguito a San Vincenzo, dopo che furono ritrovate le sue spoglie. Nell’anno 806 venne aggiunto il monastero benedettino che venne poi soppresso nel 1520. Con le leggi napoleoniche anche questa chiese venne prima sconsacrata e poi trasformata in magazzino, fino a quando sul finire del 1800 dei privati la restaurarono. E’ stupefacente come tutti i restauri nel corso dei secoli, siano stati fatti mantenendo l’aspetto originario. Al suo interno è possibile ammirare un affresco del XV secolo.La chiesa si chiama “in prato” poiché era in un podere detto Prata.