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Aventin, 00153 Rom, Italien
contatti telefono: +39
più grande mappa e indicazioniLatitude: 41.8824826, Longitude: 12.4776405
Nicola Gioffredo
::Ottimo punto, anche se difficoltosi gli spostamenti con mezzi pubblici
Fiona Apeldoorn
::This was on my list too do while in Rome. We took the bus which dropped us off at the bottom of the hill, we walked up with other tourists. There are no signs to this peephole. You go past the church down the road, and across from what looks like a school is a large green door with a peephole. There is normally a line as some tour companies go to this place. You need a camera with a good zoom in order to get the picture, a cell phone camera will not work. I have a Samsung camera which worked amazing well.
MikeRyan90
::Incantevole zona di Roma per cercare tranquillità dal rumore e frenesia della città. La presenza dei monasteri e del priorato dei cavalieri di Malta danno un aria suggestiva e mistica. Le magnifiche ville inoltre adornano la bellezza del colle. Il rosario di Roma capitale è straordinario assieme al giardino degli aranci danno naturalezza e bellezza a questo posto. Da non perdere per i turisti che cercano una passeggiata in tranquillità e benessere.
zaman milton
::Un luogo più che bello io ci sono andata in una gita scolastica con i miei compagni si vedono tutti le torri più importanti di Roma
ArcheoGuide visite culturali
::Aventinus è nome di origine discussa per il quale gli stessi autori antichi propongono etimologie diverse: risalendo ad un eponimo di tradizione Virgiliana, “il bell’Aventino” sarebbe figlio di Ercole; secondo la tradizione varroniana invece si tratterebbe di un re di Alba Longa. O ancora, il nome Aventinus deriverebbe dalla definizione di una delle sue proprie caratteristiche naturali e tradizionalmente note: ab advectu, perché isolato dalle circostanti paludi; oppure ab avibus, perchè gli uccelli usavano alzarsi in volo dal Tevere in direzione del colle. Quale che sia l’origine del nome, la tradizione letteraria lega l’Aventino alla leggenda della fondazione di Roma, identificandolo come il luogo ove Remo presegli auspici, in contrapposizione alla scelta del Palatino operata da Romolo. Il colle è ricco di testimonianze archeologiche poco conosciute ma importantissime, come i resti delle Mura Serviane (VI a.C.), ed essendo escluso dal recinto sacro della città, fu sede privilegiata di culti di divinità straniere sin dalla prima età repubblicana. Il colle fu inizialmente interessato da un’intensa attività edilizia di tipo popolare, tuttavia non mancano testimonianze di alcune dimore signorili, ma sarà solo in età imperiale che l’edilizia assumerà carattere prevalentemente aristocratico. La ricchezza di queste dimore aristocratiche e dei loro proprietari fu probabilmente la causa dell’accanimento delle truppe di Alarico, re dei Visigoti, che distrusse interamente in colle durante il sacco di Roma del 410 d.C. Nel periodo immediatamente successivo fecero seguito numerose donazioni delle singole proprietà private alla chiesa, a conseguenza di ciò, nel V secolo si svilupparono i primi edifici religiosi cristiani tra i quali le chiese di Santa Sabina, San Bonifacio e di Santa Prisca. Il progressivo abbandono dell’area e l’inserimento degli edifici religiosi diede avvio ad una vocazione agricola del colle, la quale resistette anche all’espansione edilizia degli ultimi decenni dell’800 ed ebbe fine nel 1920 con il progetto del “piano urbanistico di lottizzazione”. La vostra passeggiata può cpminciare dal Roseto Comunale, istituito nel 1950 in un luogo ricco di storia e sede del “Premio Roma” il secondo concorso più importante del mondo che premia le nuove varietà di Rose. Salendo sul colle, potette giungere al famosissimo Giardino degli Aranci, roccaforte medievale della famiglia Savelli che nel 1500 divenne già uno splendido giardino, ma fu solo nel 1932 che diventò un parco pubblico e fu così chiamato proprio per la numerosissima presenza di alberi di arance amare. Al suo interno, vi è una terrazza panoramica con una vista incantevole sul Tevere e sull’intera città. Proseguite ammirando la chiesa dedicata a S.Sabina, costruita dal prete Pietro d’Illiria fra il 422 e il 432, che costituisce l’esempio meglio conservato di architettura paleocristiana a Roma. Accanto, si trova la Basilica di Sant’Alessio, edificio antichissimo realizzato tra III e IV secolo d.C. Fu dedicata in origine a S.Bonifacio, il patrizio romano martirizzato a Tarso di Cilicia, e costruita, secondo la tradizione, sulla casa del padre di Alessio, Eufemiano. L’oratorio, successivamente ingrandito ed elevato a basilica, venne dedicato ai due santi. Nel XII secolo il monastero, ormai abitato dai Benedettini, venne ricostruito dai Crescenzi e altri restauri interessarono il complesso nel corso dei secoli successivi. Si raggiunge così piazza dei Cavalieri di Malta decorata con obelischi e trionfi militari che fu progettata da Giovanni Battista Piranesi nel 1765. Sulla piazza si affaccia la Villa del Priorato di Malta, antichissimo ordine cavalleresco, dal celebre portone: scrutando dal buco della serratura infatti è possibile ammirare il Cupolone di San Pietro!