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17, Via Niccolò Jommelli, 20131, Milano, Città Metropolitana di Milano, IT Italien
kontakter telefon: +39 02 23931
internet side: www.ic-cittastudi.it
Større kort og retningerLatitude: 45.4853067, Longitude: 9.2253406
Fosca Turio Bohm
::Sono davvero dispiaciuta Mi sono recata al pronto soccorso di questa struttura il 19/04/2018 perchè erano ore che avevo un vomito incontrollabile. Ho aspettato e dopo qualche ora una dottoressa mi ha visitato in maniera abbastanza superficilale, non si è soffermata particolarmente su certi dolori ma si è concentrata solo su quello allo stomaco. Mi ha fatto fare subito degli esami del sangue e mi ha fatto fare due flebo mentre aspettavo i risultati (gastro protettore, reidratante). All’arrivo dei risultati degli esami sono stata dimessa con diagnosi per gastrite e mi è stato prescritto un gastroprotettore per bocca. Mi dispiace ora dire che venerdi 20/4/2018 io sono stata operata d’urgenza per appendicite in un’altro ospedale e mi dispiace anche dire che sono stata dimessa da questa clinica con degli esami del sangue pieni di asterischi soprattutto per quanto riguarda i globuli bianchi. Non voglio incolpare nessuno ma dico che mandare via una persona senza dar peso ai suoi esami del sangue può portare a questo. Non era una semplice gastrite ma un’appendicite per la quale mi sono dovuta operare, per fortuna non mi sono accontentata della vostra diagnosi... Vi consiglio di prestare più attenzione ed essere meno superficiali.
dapicus
::è molo difficile concentrare in un solo evento tutta una serie di negatività scientifiche e umane ma al pronto soccorso della ex Santa Rita ci sono riusciti . Demerito da spartire nell'incompetenza medica ormai collaudata dalle opinioni e nella reception affidata a 2 tracotanti pseudo infermieri che si spacciano da medici per esercitare meglio il potere nella sala d'attesa . In assoluto il più meschino, un occhialuto dallo sguardo frustrato che si aggira paonazzo spargendo braccialetti ticket abbandonandovi al vostro destino kafkiano. Loro non capiscono e devi guardare internet individuare la patologia e indicare i possibili correttivi implorando nel frattempo una borsa del ghiaccio che potrebbe arrivare dopo 30 minuti e servita con lancio olimpiaco. Due infermieronzoli che decidono con la loro ignoranza la salute dei pazienti sofferenti i quali rassegnati dal dolore e dalle convenzioni si affidano al senso astruso inconfessabile della speranza mentre costoro sbuffano in attesa del cambio o fine lavoro . Ecco un buon esempio di disfattismo ospedaliero 2 mascalzoni al servizio di se stessi e della evidente idiosincrasia al lavoro . Questa direzione cosa fa per eliminare queste brutture ? Attende la magistratura ? Ancora ?
Marco Passerini
::Io qui ormai ho avuto ricoverati madre (anche in emergenza), suoceri, figli, moglie, e tutti usiamo la struttura ospedaliera per esami diagnostici e visite specialistiche in tutti i campi. Se continuiamo a servirci di ICCS una ragione ci sarà... L'ospedale e gli studi medici sono piccoli, ma il tutto è molto efficiente, il personale è molto cortese, gli specialisti sono in gran parte personalità conosciute e che visitano e operano in diverse strutture e sono quotati. Qui non sei un semplice numero, qui si viene trattati con umanità. Ovviamente gli spazi ristretti per altri clienti/pazienti sembrano costituire una nota negativa. Per me no. Le visite e gli esami diagnostici di ogni tipo vengono prenotati con molta efficienza, le attese sono sicuramente molto minori che altrove (sicuramente per gli ambiti da noi sperimentati, cardiologia, generale, ortopedia, oculistica,...). Il parcheggio, essendo ICCS un ospedale di quartiere, in piena città, costituisce una difficoltà, meglio venire con mezzi pubblici o taxi.
Gianluca T.
::Pronto soccorso semplicemente vergognoso. Personale scortese e poco professionale. Triage senza la minima privacy. Struttura vecchia e ambienti sporchi. Tempi inspiegabilmente biblici nonostante il flusso minimo di persone. Mai più.
Simone Sperindio
::Cercherò di essere più sintetico possibile, purtroppo però i disagi da parte nostra sono tanti cominciando dal giorno di pre-ricovero dove in una struttura di vecchia concezione, in stanze piccole da corridoi stretti e interminabili, siamo stati rimbalzati da una stanza a l’altra è da un piano a l’altro per tutti gli accertamenti del caso, dalle 9:00 di mattina alle 15;30 del pomeriggio dove ci hanno assegnato la stanza....il tutto ovviamente con mia madre che conta già 3 interventi a la colonna vertebrale e doveva sottoporsi al quarto. Quello che mi ha infastidito maggiormente in tutto questo è stato (salvo 2o3 persone) la poca organizzazione e cortesia, sopratutto in reparto (neurochirurgia sesto piano) che cortesia rispetto per i malati e buon senso forse non l’hanno mai conosciuto, in quanto trovo inammissibile in un reparto ci siano carrelli, carrozzine, sponde dei letti e attrezzature varie riposte in maniera costante tra corridoio e bagni dei disabili, gli assistenti che si chiamano da una parte a l’altra del reparto, risate, personale che chatta al cellulare come se ci fosse party a qualsiasi ora, e i pazienti in attesa di cambiare o staccare flebo da tutta mattina o nel caso di mia madre aspettare un collare post operatorio da tutta mattina e sentirmi dire che in reparto non c’era quindi sarebbero dovuti andare in pronto soccorso, da lì in poi è cominciato uno scarico di responsabilità, scuse e incarichi vari che si sono risolti solo dopo che ho cominciato ad alzare la voce......sono desolato ma dopo 2gg di pazienza non ho più resistito, e comunque non è così che si dovrebbero risolvere problemi. Invece Hanno tutta la mia stima e ringrazio chi ha dedizione e senso del dovere anche per tutti quelli che non fanno il loro dovere come l’addetta ai prericoveri bionda che fa i prelievi e mi scuso xchè non so il nome, Annalisa,Giuseppe, Salvatore, e altri 2/3 infermieri che non so il nome (tutti del reparto sopra menzionato) Grazie a tutti ragazzi.